La tutela ambientale entra in Costituzione

Novellara, 25/03/2022

L’ambiente, inteso come ecosistema complesso, è un «valore primario e sistemico». Questo ha deliberato il Parlamento lo scorso 8 febbraio, attuando una modifica costituzionale, con 468 voti favorevoli, 1 contrario, 6 astenuti.

Un risultato importante e veloce, perché deliberato in prima seduta nel giugno 2021: «Quando ci sono alcuni temi importanti, a volte i parlamentari riescono ad avere una visione comune: purtroppo non succede spessissimo, ma questa è stata una bella pagina», commenta Marilisa D’Amico, docente ordinaria di diritto costituzionale e prorettrice con delega alla legalità, trasparenza e parità di diritti all’Università degli Studi di Milano, intervistata da Wired.

Articolo 9: l’ambiente sotto tutela statale, per il futuro dei giovani

I Parlamentari hanno approvato una modifica della Carta costituzionale, apportando integrazioni agli articoli 9 e 41.

L’articolo 9, che indicava come principio fondamentale la tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico della Nazione, amplia il proprio ambito d’azione, inserendo il principio di tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni; si introduce anche una clausola a tutela degli animali.

L’ambiente viene qui considerato non più come un bene (quasi un asset, verrebbe da dire), ma come un “valore primario e sistemico”, che genera benefici alla comunità e alle persone, una realtà dalla complessità tale da prevedere azioni concertate tra autorità statale, regionale e locale (a cui rimane il compito di promozione del patrimonio ambientale).

L’inserimento delle “future generazioni”, infine, ci allinea con altre legislazioni europee, instaurando un patto intergenerazionale rivoluzionario rispetto al fare corrente. La Carta Costituzionale chiama tutti – anche realtà private come Sabar – ad un pensiero progettuale e strategico di respiro più ampio.

Articolo 41: per un’economia “eco-etica”

La modifica all’articolo 41 prevede l’inserimento di una dicitura importante: l’iniziativa economica privata può svolgersi solo se non reca danno alla salute e all’ambiente, limiti che si aggiungono a quelli di sicurezza, libertà e dignità umana. Viene confermata la punibilità dei cosiddetti “ecoreati” compiuti da realtà private che non rispettano e, anzi, danneggiano gli ecosistemi nazionali (spesso irreversibilmente, ci dicono le cronache).

Significato e implicazioni: più reali di ciò che sembra

La decisione impatterà più del previsto e questo fa ben sperare. Le azioni di climate litigation attuate in Italia e in Europa, con cui comitati e organizzazioni citano in giudizio lo Stato per inadempienze nella preservazione dell’ambiente, avranno ora un principio cardine, anzi fondamentale, all’interno della Costituzione, e non più solo sentenze precedenti che, seppur importanti, non fanno da punto di riferimento ufficiale.

La tutela ambientale si inserisce in un quadro europeo in cui l’Italia è fanalino di coda, perché già molti altri Paesi hanno invece legislazioni ad hoc per la tutela dell’ambiente in quanto bene in sé, e non perché “sfruttabile” in qualche modo. Meglio tardi che mai.

Perché astenersi?

Nella votazione alcuni parlamentari hanno scelto di astenersi o votare contro. La perplessità maggiore mossa dagli onorevoli è quella relativa agli scenari che si aprono in merito ai cosiddetti “migranti ambientali”, persone che giungono in Europa per fuggire dai cambiamenti climatici nel loro Paese d’origine. La modifica costituzionale può effettivamente sostenere la legittimità di richiesta di asilo di queste persone; come sappiamo, alcuni partiti politici si schierano contro l’accoglienza dei migranti.

Dare gambe alle modifiche costituzionali

La modifica costituzionale ha il merito di attenzionare la questione ambientale e dare risposta ad un’opinione pubblica sempre più attenta al tema. «Perché questi articoli abbiano efficacia, avranno bisogno di un’impalcatura di controlli e valutazioni seria e professionale», commenta il Direttore Marco Boselli, che si dichiara ottimista su questa presa di posizione del Parlamento.

 

Fonti:

https://temi.camera.it/leg18/temi/modifiche-agli-articoli-9-e-41-della-costituzione-in-materia-di-tutela-dell-ambiente.html

https://www.riformeistituzionali.gov.it/it/la-riforma-costituzionale-in-materia-di-tutela-dell-ambiente/

https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/02/15/la-tutela-ambientale-nella-costituzione-elimina-ogni-dubbio-ora-abusivo-non-ha-piu-rilevanza/6492929/

https://www.wired.it/article/ambiente-costituzione-italia-cambiamento/

https://www.ilpost.it/2022/02/08/tutela-ambiente-biodiversita-costituzione/