Ric & Cicla vanno a scuola: la parola alle insegnanti

Novellara, 06 Giugno 2022

Dall’anno scolastico 2015-16 Sabar propone alle scuole primarie e secondarie di primo grado dei suoi Comuni soci (Boretto, Brescello, Guastalla, Gualtieri, Luzzara, Novellara, Poviglio e Reggiolo) una ricca offerta di progetti didattici gratuiti, in collaborazione con NoveTeatro ed Ecosapiens, riguardo la raccolta differenziata, il riciclo, la protezione e implementazione della biodiversità, il risparmio energetico.

Attraverso narrazioni, laboratori ludico-didattici, attività scientifiche, Sabar, con l’appoggio del corpo docente, trasmette i propri valori nelle scuole, per crescere le cittadine e i cittadini consapevoli di domani.

Alcuni numeri dell’A.S. 2021-22

I percorsi Ric & Cicla vanno a scuola hanno coinvolto circa 120 classi e rispettive/i insegnanti e oltre 3.000 alunne e alunni. Sono state 10 le repliche dello spettacolo teatrale Rusco Revolution realizzate da NoveTeatro.

Per avere una restituzione diretta da coloro che quotidianamente sono a contatto con le/i giovani del nostro territorio, abbiamo scelto di chiedere un parere alle/ai docenti. Ci hanno fornito la loro preziosa opinione Federica Freddi, referente dei progetti Sabar alla scuola primaria di Reggiolo, Stefania Anzalone, referente dei progetti Sabar per la scuola primaria di Brescello, Silvia Parmigiani, referente dei progetti Sabar per la scuola primaria Sant’Orsola di Guastalla.

L’approccio educativo

Secondo le insegnanti, l’approccio è stato adeguato, efficace e in linea con le aspettative: «Bambine e bambini vengono da due anni difficili: molti non hanno mai goduto dell’esperienza emozionante del teatro – ricorda Freddi. Questo ha permesso all’efficacia comunicativa e alla meraviglia generata dal mezzo teatrale di far sedimentare negli alunni il messaggio dell’importanza della raccolta differenziata». Inoltre: «L’interazione educatore/alunni durante i progetti in classe è stata stimolante, arricchente», aggiunge Parmigiani.

I contenuti didattici

Le insegnanti hanno confermato l’adeguatezza dei contenuti didattici. Anzalone racconta: «I contenuti si integravano perfettamente con la programmazione didattica, implementandola in modo giocoso». «Inoltre – aggiunge Freddi – le proposte sono pensate per essere un primo spunto, pronto per essere approfondito in autonomia con le classi, aspetto che trovo funzionale».

L’approfondimento con le classi

I progetti sono stati approfonditi grazie all’impegno delle insegnanti, che hanno implementato l’esperienza, personalizzandola. «Le bambine e i bambini sono stati molto colpiti dal tema della raccolta differenziata: dopo Rusco Revolution avevano moltissime domande! Abbiamo deciso di creare la nostra compostiera, tenendo monitorati tempi e modalità con cui i rifiuti si decompongono: questo ha acceso molte consapevolezze» racconta Parmigiani.

«Nella nostra scuola – racconta Freddi – le classi quarte e quinte hanno svolto un lavoro di divulgazione nelle classi dei piccoli con cartelli pubblicitari, pillole informative e questionari per incentivare la raccolta differenziata nell’area cortiliva e misurare l’impatto del lavoro svolto. Abbiamo visto che c’è consapevolezza, ma l’aiuto dell’adulto per applicare quanto appreso resta fondamentale».

L’esperienza insegna

Tutte le insegnanti concordano sull’importanza e l’efficacia delle attività esperienziali, dopo i difficili mesi in DAD/DDI (Didattica A Distanza/Didattica Digitale Integrata). «Abbiamo scelto di arricchire il progetto Pianura Blu con una visita all’Oasi Celestina – riporta Freddi. Questo ha messo bambine e bambini a contatto diretto con quanto appreso nell’attività in classe».

È necessario mantenere il contatto con la natura e il reale di bambine e bambini: «Visite alle aree naturalistiche del territorio, ma anche visite guidate all’impianto Sabar, da cui usciamo sempre soddisfatte grazie a competenza e disponibilità dei tecnici, servono per riappropriarsi dello stare all’aperto e per mettersi in relazione, imparando emozionandosi. Ci è piaciuta molto l’idea di Albero Bell’Albero – prosegue Freddi – semplice, d’impatto. Tuttavia, preferiamo potenziare l’esperienza, il saper fare, il contatto con i materiali naturali portati in classe. Nelle alunne e negli alunni le osservazioni concrete restano di più».

Grazie a tutte e tutti per il lavoro svolto e buona fine d’anno scolastico da Sabar!