Differenziare carta e cartone: Italia leader ma servono consapevolezze

Novellara, 18 Agosto 2022

Il riciclo di carta e cartone in Italia è da record già dal 2020.

L’anno scorso, infatti, il rapporto Unirima 2021 sull’Economia Circolare ha raccontato il traguardo italiano: 87,5% di carta e cartone riciclati (pari a 6,8 milioni di tonnellate), ben oltre – e ben prima del previsto – gli obiettivi posti dall’Unione Europea dell’85% di materia prima riciclata entro il 2035. La media UE è del 73,9% (dato 2020).

Il processo di riciclo di carta e cartone in numeri

Il riciclo di carta e cartone è l’ambito della raccolta differenziata più consolidato tra i cittadini italiani, come racconta il 26° Rapporto “L’Italia della raccolta differenziata e del riciclo di carta e cartone: stato dell’arte” di Comieco (Dati 2020, pubblicazione luglio 2021; disponibile dal 14 luglio 2022 il 27° Rapporto con i dati del 2021).

Il report, in formato interattivo, svela i dettagli regionali: l’Emilia-Romagna arriva all’86,6% di carta conferita sul totale dei rifiuti da differenziare e al 13,1% di raccolta differenziata della carta sul totale dei rifiuti urbani indifferenziati.

Se il processo di avvio al riciclo di carta e cartone è ormai conosciuto, grazie al contributo di aziende che si occupano della gestione dei rifiuti, scuole, enti pubblici e terzo settore, la stessa cosa non può dirsi di alcune nostre consapevolezze.

L’impatto che non vedi

Nell’inaugurare la Paper Week 2022 in aprile, il direttore generale di Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) Carlo Montalbetti ha dichiarato che, grazie alle abitudini virtuose degli italiani nel riciclo, si è impedita negli anni la costruzione di almeno 20 discariche.

Inoltre, Montalbetti ricorda che con il riciclo si è risparmiata l’emissione in atmosfera di 3 milioni di tonnellate di CO2: “Un quantitativo pari alle emissioni di un ingorgo stradale della durata di una settimana”.

Crederci, ancora di più

Sembrerebbe un panorama roseo, ma ci sono ancora molte consapevolezze e sensibilità da accendere. Secondo una ricerca effettuata da Ipsos, pur dimostrando una sensibilità in crescita verso le tematiche ambientali, il 67% degli italiani fa la raccolta differenziata perché convinto della sua utilità, mentre il 31%, pur facendola, crede ancora che al termine della filiera tutti i rifiuti vengano mescolati; il 2% dei cittadini invece non la fa affatto.

Risultati non particolarmente incoraggianti in un Paese in cui sono l’84,8% i Comuni convenzionati con Comieco tramite l’Accordo Quadro Anci-Conai e 93,6% gli italiani coperti dalla convenzione. Comieco garantisce controllo e monitoraggio dei materiali effettivamente riciclati, erogando contributi – in aumento negli ultimi anni – alle amministrazioni pubbliche.

La nostra filiera di riciclo, che ci vede grandi esportatori di carta riciclata, può quindi essere migliorata a partire dalla cultura dell’efficacia del riciclo per l’ambiente tra i cittadini.

Investimenti in arrivo

Per ammodernare la filiera del riciclo di carta e cartone, massimizzandone i risultati, servono anche ingenti investimenti. L’occasione potrà essere colta a partire dalla richiesta della Missione 2 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, che garantisce attraverso il Piano d’Azione per l’Economia Circolare la destinazione di fondi per l’ammodernamento tecnologico degli impianti di riciclaggio, innovando il settore per renderlo più efficiente.

Nel frattempo, facciamo la nostra parte e continuiamo a diffondere la cultura della raccolta differenziata.