Bosco Didattico Sabar

        

 

UN BOSCO PER LA DIDATTICA DEI BAMBINI E L’EDUCAZIONE DEGLI ADULTI

Il nuovo parco didattico di Sabar occupa una superficie di terreni agricoli di 9.600 metri quadrati destinati a bosco permanente, dove sono state messe a dimora 1.118 piante di diverse essenze, finalizzate all’incremento del patrimonio verde e forestale della Regione Emilia Romagna. In particolare, si tratta di 946 essenze autoctone fra Carpino bianco (Carpinus betulus), Farnia (Quercus robur),
Frassino ossifillo (Fraxinus excelsio), Bagolaro (Celtis australe), Ontano nero (Alnus glutinosa Gaertner), Acer campestre (Acer campestris), Tiglio Spp (Tlia cordata, T. Platiphyllos), Ciliegio selvatico (Prunus avium), Gelso nero (Morus nigra), Gelso bianco (Morus alba), Noce (Juglans regia),
Nocciolo (Corylus avellana), Pero selvatico (Pyrus piraster), Orniello (Fraxinus ornus), e 172 specie arbustive: Olivello spinoso (Hippophe ramnoides), Cresoino (Berberis vulgaris),
Ligustrum selvatico (Ligustrum vulgare), Cotinus (Cotynus coggygria), Frangola (Rhamus frangola), Alaterno (Rhamnus alaternus).

In questo nuovo parco saranno realizzati progetti di didattica per bambini dalle scuole dell’infanzia alle classi superiori e di educazione e sensibilizzazione ambientale di cittadini adulti, in collaborazione con Ecosapiens, cooperativa che si occupa di sostenibilità a 360 gradi con imprese private ed enti pubblici. Da questa collaborazione sono nati percorsi formativi molto apprezzati che hanno visto arrivare in Sabar, negli ultimi 5 anni scolastici, oltre 16mila ragazzi e 1000 insegnanti dei comuni consorziati, i quali hanno potuto scoprire non solo come funziona la gestione dei rifiuti e il recupero dei materiali, mission primaria dell’azienda, ma anche come queste funzioni si possano coniugare con lo sviluppo di boschi, creatori di ossigeno e portatori di biodiversità, in una discarica esaurita.

IL PROGETTO REGIONALE: “RADICI PER IL FUTURO”

Quattro milioni e mezzo di alberi in più nei prossimi cinque anni, uno per ciascuno dei suoi abitanti, per fare diventare l’Emilia-Romagna il “corridoio verde” d’Italia. Una nuova pianta per ogni residente, a partire dalle prime 500 mila che saranno piantate già quest’anno e che cresceranno nei giardini privati e delle scuole, in aree pubbliche e private e che si vanno ad aggiungere alle 200 mila annuali che già la Regione distribuiva tramite i propri vivai. Un’operazione che porterà all’aumento del 20% del verde nelle città alla fine del 2024»: 5 metri quadri in più per ogni abitante.

Il 22 giugno è stato aperto il bando riservato ai vivai dell’Emilia-Romagna per la distribuzione gratuita degli alberi a cittadini, enti locali, istituti scolastici, associazioni e imprese. A sostenere l’intervento nel suo complesso, un maxi-finanziamento di 14,2 milioni di euro che la Regione si impegna a mettere in campo fino al 2024, con la prima tranche da 1,6 milioni di euro immediatamente disponibile.

Per ogni area dell’Emilia-Romagna – pianura, costa, collina, montagna – è stato definito uno specifico elenco di essenze, per lo più autoctone, tra le quali si potranno scegliere quali mettere a dimora, ritirandole dai vivai. Tutti gli alberi, di alta qualità per assicurarne l’attecchimento, saranno geolocalizzati per seguirne la crescita uno per uno.

Prende quindi il via un importante percorso di partecipazione aperto a tutti coloro che vogliono dare il proprio supporto alla piantumazione e promuovere attività di sensibilizzazione, anche in vista della Giornata nazionale dell’albero del 21 novembre.

Nel periodo compreso tra i mesi di ottobre e dicembre 2020, Comuni, scuole, cittadini, imprese e associazioni potranno rivolgersi ai vivai accreditati per ritirare gratuitamente gli alberi da mettere a dimora. Tutte le informazioni sul progetto, l’elenco degli alberi che possono essere piantati per zona territoriale e dei vivai accreditatiper il ritiro delle piante si trovano sul sito: http://radiciperilfuturoer.it/

 

IL BOSCO DIDATTICO SABAR Dal recupero della materia, alla riqualificazione ambientale, passando per la valorizza-zione del territorio … È questo il percorso intrapreso da SABAR con l’imponente proget-to di riforestazione presso la propria sede tra Novellara e Cadelbosco sopra. Un nuovo tassello di innovazione sociale e sostenibilità che si aggiunge alle attività intraprese negli ultimi anni, per migliorare la qualità di vita della comunità: il bosco didattico SABAR produce e produrrà per le generazioni future, molteplici beni e servizi non monetizzatili, ma di assoluto valore!

Suddiviso in tre impianti distinti messi a dimora in anni successivi, permetterà di avere uno sguardo privilegiato sull’evoluzione dell’ecosistema e sulla sua successione ecologica:

IL “BOSCO POSSIBILE” (1990 al 2006): è il primo intervento di riqualificazione dei terre-ni successivo al riempimento della discarica. 12 ettari di alberi e siepi ormai strutturati in grado di sostenere una notevole presenza di fauna.

IL BOSCO “PLANIZIALE” (2018): è il secondo intervento di 3 ettari. progettato allo scopo di ricostruire l’antico paesaggio padano contraddistinto da uno specifico bosco di pia-nura dominato dalla Farnia. dal Carpino bianco. Salice e Pioppo bianco.

Il BOSCO “BIODIVERSO” (2021): terzo intervento su una superficie di 2 ettari. ricco di essenze e arbusti in grado di produrre frutti, drupe e bacche! Una sicura attrattiva per la biodiversità